Il nostro Patrimonio

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Biblioteca

La biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria, specializzata in storia e in particolare nelle fonti del Regno di Napoli, era tra le poche biblioteche esistenti a Napoli al momento della sua fondazione. È cresciuta grazie a donazioni e acquisizioni finanziate dai Soci e dal Banco di Napoli. Tra i primi e più importanti nuclei vi fu la biblioteca di Alexis Perrey, donata alla Società dal Club Alpino di Napoli. Altre collezioni rilevanti includevano quelle di Carlo Parascandolo, Vincenzo Cuomo e la biblioteca Volpicella, oltre a materiali donati da soci fondatori come Avellino, Bernich, Capasso, Fortunato, Ludolf, e Salazar.Nel 1882 fu acquisita la collezione di pergamene dei fratelli Fusco, che oggi conta oltre 3000 documenti. venti storici come il cambio di sede, le guerre e il terremoto del 1980 hanno causato alcune perdite e lo smembramento di fondi. Nel 1938, Alfredo Parente fu nominato bibliotecario e avviò un importante lavoro di riordino e catalogazione, che continua ancora oggi secondo i moderni standard italiani e del Servizio Bibliotecario Nazionale.
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Manoscritti

La collezione di manoscritti della Società Napoletana di Storia Patria comprende 1.301 volumi e buste, per un totale di circa 6.500 documenti. Formata attraverso acquisti e donazioni di soci e simpatizzanti, la collezione è in gran parte dedicata alla storia del Sud Italia, includendo opere storiografiche, letterarie, storico-artistiche e raccolte di documenti. Vi sono anche manoscritti antichi, risalenti fino al XV secolo. La collezione ha avuto inizio nel 1879 con l’acquisto di 350 manoscritti dall’architetto Carlo Parascandolo.

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Pergamene

Il fondo pergamenaceo della Società Napoletana di Storia Patria, spesso definito come “Museo Diplomatico” da Stefano Palmieri, include oltre 3000 pergamene risalenti dall’XI al XIX secolo.

Il nucleo principale di questa collezione è la collezione Fusco, acquistata nel 1882. A questa si sono aggiunte altre collezioni tramite donazioni o acquisti successivi.

Per chi fosse interessato, ci sono diverse chiavi di accesso alla consultazione:

  • Inventari: Stefano Palmieri ha redatto un inventario dettagliato nel 2010, con una seconda edizione aggiornata, e ha segnalato nuovi ritrovamenti nel 2017, aggiungendo 13 pergamene riacquistate e altri documenti scoperti.

  • Collezioni aggiuntive: Palmieri ha anche documentato nel 2016 la donazione di 41 pergamene da parte di Carlo de Cesare e Assunta Simonelli.

Inoltre, le immagini digitali in alta definizione delle pergamene sono accessibili liberamente online su Monasterium.net, grazie a un progetto internazionale a cui la Società collabora. Questo progetto, guidato da Antonella Ambrosio, sta ricostruendo virtualmente gli archivi di antichi monasteri come l’Abbazia di Santa Maria La Grotta e il monastero dei SS. Pietro e Sebastiano.

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Fondi iconografici

I fondi della Società Napoletana di Storia Patria sono in parte consultabili nell’OPAC del Polo SBN NAP e nel Polo digitale degli istituti culturali di Napoli.

Fondo dei Disegni: Comprende circa 4000 disegni, tra cui:

– Circa 2500 disegni di figura** del Sei/Ottocento, di cui oltre 1500 sono stati pubblicati e fotografati nel volume di Marina Causa Picone del 1974.

– Circa 800 disegni di architettura del Sei/Ottocento.

– Circa 700 disegni di costumi teatrali e popolari.

Fondo delle Incisioni: Contiene circa 9000 incisioni, tra cui:

– Ritratti incisi raccolti in volumi rilegati.

– Piante topografiche del Sette/Ottocento.

Fondo delle Fotografie:  Comprende circa 3000 fotografie, principalmente **vedute** e **ritratti** di fine Ottocento e inizio Novecento.

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Fondo numismatico

La Società Napoletana di Storia Patria si occupa anche di Numismatica, studiando monete e medaglie dall’età antica fino a quella contemporanea.Nel suo patrimonio, la Società possiede una significativa collezione numismatica, comprendente monete e medaglie, documenti storici e una vasta biblioteca specializzata. Di particolare rilievo è la collezione di monete, interamente pubblicata nel 2020, che include 1.013 monete medievali, 1.065 dell’età vicereale e 1.309 monete borboniche e post-unitarie.La Società conserva anche fondi documentari storici, come quelli di Francesco Avellino ed Eugenio Scacchi, acquisiti dopo la chiusura del Circolo Numismatico Napoletano. Nonostante i danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, questi materiali, solo in parte pubblicati, sono attualmente in fase di riordino e studio.La collezione si arricchisce costantemente grazie all’acquisizione di importanti biblioteche personali e nuove pubblicazioni nel campo numismatico.
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